
Osidda è paesino di montagna senza tempo con meno di trecento abitanti adagiato sulle colline che sovrastano il Tirso, il più importante fiume della Sardegna. Le case sono in pietra con granito a faccia vista. Tra le tante spicca un’antica casa padronale chiamata Palazzo Delogu risalente alla fine del 700’.
Imponenti interventi di recupero urbano hanno assicurato il ripristino di strutture nel pieno rispetto delle caratteristiche originali.
Il territorio è un alternarsi di colline e modesti altipiani popolati da fitti boschi di roverella.
L’ambito comunale è ricco di reperti nuragici e prenuragici tra cui spiccano il nuraghe di Usanis e il nuraghe S’Iscopalzu oggi oggetto di studio della Soprintendenza.
Fanno da corollario ancora oggi le prevalenti attività incentrate attorno alla pastorizia, arricchita dalla tipica cucina barbaricina con le sue prelibate pietanze.
Il momento di maggiore richiamo alle antiche tradizioni è la festa di Sant’Angelo, patrono del paese, che si svolge il 27 di agosto.